Puntare con progetto
Andrea Lazzo - Venerdì Giugno 11

Strategia di puntata
La scala è di certo il progetto più semplice, in quanto non si aspettano carte dello stesso seme. La scala, spesso può partire da due carte consecutive, ma anche da carte non consecutive per un “gut shot draw”, ovvero un progetto di scala ad incastro. Un altro tipo di progetto riguardante la scala è il cosiddetto “open ended straight draw”, ovvero un progetto che può essere chiuso con l’arrivo di una carta ad uno degli estremi della serie (es. un 7 o un Q avendo 8,9,10,J).
Un progetto di colore o “flush draw” attende una quinta carta dello stesso seme ed è più improbabile rispetto alla scala, specie se si tratta di un “nut flush draw” ovvero del miglior colore possibile oppure di un cosiddetto “combodraw” ovvero di un draw costituito dalla combinazione di scala e colore. Questa situazione, difficile da verificarsi, dà più possibilità per quanto riguarda gli outs, ovvero per quanto riguarda le carte possibili per chiudere il punteggio.
Il progetto di full, anche se ancora più improbabile, lascia comunque con una doppia coppia, che molto spesso può bastare per aggiudicarsi la partita. Vediamo adesso come dovremmo comportarci con il nostro stack, durante questi progetti o draw.
La prima domanda da porsi è: voglio uscire allo scoperto o voglio giocare d’attesa? Voglio giocare sfruttando il draw aggressivamente o, al contrario, chiamare le puntate e gli eventuali rilanci? Potrei giocare in modo aggressivo, stimolando negli avversari la curiosità di vedere se ho un punteggio realmente buono o se sto bluffando.
In realtà, a parte nel caso del progetto di full, dove si possiede una doppia coppia, sia per il colore che per la scala, una nostra puntata alta equivarrebbe ad un semi-bluff. Questa decisione, va presa in base al contesto (partita per partita) ma soprattutto in base agli avversari. Con un progetto forte in mano, non potremo di sicuro rilanciare o puntare molto forte prima del turno di un aggressive player ancora in gioco, ma dovremo necessariamente attendere. Ci comporteremo diversamente, invece, nel caso giocassimo prima di avversari più cauti ma intraprendenti, che verranno a vedere il proseguimento del gioco fino al river.
Nel caso invece ci trovassimo ad un tavolo dove è qualcun altro a guidarlo, con una buona puntata per ogni fase, dovremo stare più attenti. Se per esempio al river, pur con un progetto forte, ci si confronta con un all-in, bisogna tenere in considerazione, oltre la possibilità che non esca la carta desiderata, il fatto che il giocatore avversario potrebbe avere un punteggio più alto oppure essere nella nostra stessa situazione.
Al costo di essere ripetitivo, è fondamentale studiare il gioco degli altri cercando di calcolare una serie di “odds” inversi riguardanti le carte dell’avversario, basandosi sulle carte della community e le proprie carte (es. se per terra abbiamo due 3 e due 9, avendo noi un 3 o un 9, sarà più statisticamente improbabile che il giocatore possa concludere un full).
Nel Texas Hold em, i progetti di punteggio vengono chiamati draw. Per esempio, si dice che si è in draw di scala, quando ci manca una carta per ottenere una scala. Quindi, i draw sono dei punti non ancora chiusi, ma che si cerca di chiudere aspettando l’esito delle community card. I tipi di progetto più probabili sono la scala, il colore e il full.
Progetto di scala
La scala è di certo il progetto più semplice, in quanto non si aspettano carte dello stesso seme. La scala, spesso può partire da due carte consecutive, ma anche da carte non consecutive per un “gut shot draw”, ovvero un progetto di scala ad incastro. Un altro tipo di progetto riguardante la scala è il cosiddetto “open ended straight draw”, ovvero un progetto che può essere chiuso con l’arrivo di una carta ad uno degli estremi della serie (es. un 7 o un Q avendo 8,9,10,J).
Progetto di colore
Un progetto di colore o “flush draw” attende una quinta carta dello stesso seme ed è più improbabile rispetto alla scala, specie se si tratta di un “nut flush draw” ovvero del miglior colore possibile oppure di un cosiddetto “combodraw” ovvero di un draw costituito dalla combinazione di scala e colore. Questa situazione, difficile da verificarsi, dà più possibilità per quanto riguarda gli outs, ovvero per quanto riguarda le carte possibili per chiudere il punteggio.
Il progetto di full
Il progetto di full, anche se ancora più improbabile, lascia comunque con una doppia coppia, che molto spesso può bastare per aggiudicarsi la partita. Vediamo adesso come dovremmo comportarci con il nostro stack, durante questi progetti o draw.
Come comportarsi
La prima domanda da porsi è: voglio uscire allo scoperto o voglio giocare d’attesa? Voglio giocare sfruttando il draw aggressivamente o, al contrario, chiamare le puntate e gli eventuali rilanci? Potrei giocare in modo aggressivo, stimolando negli avversari la curiosità di vedere se ho un punteggio realmente buono o se sto bluffando.
In realtà, a parte nel caso del progetto di full, dove si possiede una doppia coppia, sia per il colore che per la scala, una nostra puntata alta equivarrebbe ad un semi-bluff. Questa decisione, va presa in base al contesto (partita per partita) ma soprattutto in base agli avversari. Con un progetto forte in mano, non potremo di sicuro rilanciare o puntare molto forte prima del turno di un aggressive player ancora in gioco, ma dovremo necessariamente attendere. Ci comporteremo diversamente, invece, nel caso giocassimo prima di avversari più cauti ma intraprendenti, che verranno a vedere il proseguimento del gioco fino al river.
Nel caso invece ci trovassimo ad un tavolo dove è qualcun altro a guidarlo, con una buona puntata per ogni fase, dovremo stare più attenti. Se per esempio al river, pur con un progetto forte, ci si confronta con un all-in, bisogna tenere in considerazione, oltre la possibilità che non esca la carta desiderata, il fatto che il giocatore avversario potrebbe avere un punteggio più alto oppure essere nella nostra stessa situazione.
Al costo di essere ripetitivo, è fondamentale studiare il gioco degli altri cercando di calcolare una serie di “odds” inversi riguardanti le carte dell’avversario, basandosi sulle carte della community e le proprie carte (es. se per terra abbiamo due 3 e due 9, avendo noi un 3 o un 9, sarà più statisticamente improbabile che il giocatore possa concludere un full).








