Capire gli indizi nel gioco del poker

Quante volte abbiamo cercato di capire con sicurezza quando ad un tavolo di poker un nostro avversario stesse bluffando o avesse davvero delle buone carte? Le occasioni sono così numerose che non si contano. Bene, gli spotting tell sono appunto delle piccole rivelazioni concesse inconsciamente dai nostri avversari, in determinate situazioni di gioco. Andiamo ora ad esaminarne qualcuna.
Innanzitutto, uno degli spotting tell del poker più famosi, riguarda gli occhi. Gli occhi infatti tendono a diventare più grandi quando davanti al giocatore in questione, dal flop in poi si interpone una carta che chiuda un punteggio. Questo succede in genere ad ogni persona che scopre innanzi a se qualcosa che le piace molto, come fosse un bambino davanti ad un albero di natale. Se un giocatore che state studiando apre gli occhi di colpo, anche se non proprio vistosamente, tenete presente che con molta probabilità detiene un punteggio forte. Di solito questa situazione è più probabile che avvenga in fase di turn.
Il secondo spotting tell riguarda il sorriso. In questo caso, bisogna distinguere due tipi di sorriso. Il primo, riguarda un sorriso di tipo sincero, che riguarda sia le labbra che gli occhi. Gli occhi infatti hanno un apporto fondamentale nel momento del sorriso e proprio il loro accompagnamento alle labbra, determina un sorriso sincero. Se il giocatore in questione invece sorride solo con la bocca ma gli occhi rimangono quasi impassibili, allora il suo sorriso è falso e le carte che sono uscite non sono assolutamente di suo gradimento, anche se è quello che vorrebbe farci credere.
Il terzo spotting tell è conosciuto come lean back, ovvero “prendersela con comodo”. Questo spotting tell si manifesta con un giocatore che, arrivato il suo turno, si prostra con le braccia incrociate. Questo atteggiamento, se dal suo lato vorrebbe dimostrare una determinata calma, dovuta magari alla scarsezza del flop, in realtà fa di tutto per non essere minacciato e quindi nascondere la propria mano forte.
Un altro spotting tell è costituito dai Repeat. Questo spotting tell in realtà è la risposta ad una nostra strategia. Facciamo finta che al turn sul tavolo ci sia una coppia. Se pensiamo che un determinato avversario possa avere la terza carta per formare un tris, gli chiederemo a voce “ce l’hai fatta a fare tris” (in questo modo o in un altro non ha importanza, l’essenziale è che si cerchi di metterlo a nudo). A questo punto, se l’avversario ci pone la medesima domanda, un repeat o ripetizione per l’appunto, quasi sicuramente significa che l’avremo beccato e che detiene per davvero il tris in questione.
Il sospiro sconsolato: anche questo spotting tell, così come per quasi tutti quelli che vogliono mostrare agli altri una determinata debolezza, in realtà nascondono ben altro. Di solito qualcuno che proietta debolezza è in realtà molto forte. Inoltre c’è da sottolineare quanto in questo caso vi sia anche una discreta personalità a caratterizzare il giocatore in questione.
L’ultimo spotting tell che vi presentiamo è il cosiddetto Look Away, ovvero sviare lo sguardo. Se un giocatore, al momento del flop, gira subito gli occhi lontano dal flop una volta posizionato sul tavolo, questo quasi sicuramente possiede un punteggio ragguardevole. Di solito, in questa situazione, il giocatore aspetterà il gioco degli avversari e si esibirà in un check – raise nello stesso turno o più avanti.
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