Calcolare le pot odds nell'omaha high

Andrea Lazzo - Martedì Agosto 24



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Calcolare le pot odds nell'Omaha High

Nel Poker Omaha, per via delle regole differenti rispetto a quelle del Texas Hold em, le probabilità di ricevere delle carte utili alla chiusura del punteggio desiderato seguono una logica diversa. I principali elementi che vanno a modificare tali probabilità, si rispecchiano nella distribuzione di quattro carte per ciascun giocatore e nella scelta delle due carte da combinare con le carte del board. Il fatto che vi siano quattro carte invece che due, comporta la necessità di un notevole azzardo aggiuntivo, al fine di cercare tutte le combinazioni possibili fino al river.

Essendoci diverse combinazioni, diverse probabilità, diverse saranno anche le tattiche che potrete o dovrete utilizzare. Anche nel Poker Omaha, sebbene sembri più difficile calcolare la probabilità (ed in effetti lo è), tuttavia non è impossibile. Prima di continuare, ricordiamo brevemente in cosa consistono le pot odds. Le pot odds sono costituite dal rapporto tra l’ammontare del pot e la quota che bisogna chiamare o puntare per poter proseguire il gioco. Le pot odds, come vedremo in seguito, servono insieme alle odds per stabilire se ci convenga o meno restare in gioco o addirittura puntare o rilanciare.

Se ad esempio il piatto è di 30 e per giocare servono 3, le pot odds saranno di 10:1. Diciamo quindi che insieme alle odds e agli outs, ci aiutano a capire se e quando vale la pena chiamare una puntata, effettuarla, eseguire un rilancio e così via. Essendo le pot odds il rapporto tra il piatto e la puntata, ovviamente più grande sarà questo rapporto, più appetibile sarà il gioco. Se per assurdo il piatto risulta di 300 e per giocare ci bastano 5, il rapporto 60:1 è pressoché fantastico. Nel calcolare le pot odds nell’Omaha High, chiamate anche probabilità del piatto, bisogna tenere conto anche delle odds. Le odds, per chi non avesse molta pratica, sono le cosiddette probabilità di successo nell’esecuzione di un determinato punteggio.

Per fare un esempio piuttosto intuitivo, si tenga conto di quanto segue: se possiedo 4/5 di scala (2,3,4,5) per chiudere il mio punteggio avrò a disposizione otto outs, e rispettivamente i quattro Assi e i quattro 6. A questo punto, se fossimo in un tavolo di Texas Hold em, gli odds si calcolerebbero in questo modo: 52-5 (2+3 di flop)= 47 carte disponibili tra le quali si trovano gli outs. Gli odds sarebbero dati dal rapporto tra le carte rimanenti e gli outs, ovvero 47/8 = 5,875 a 1. Nel poker Omaha invece nel nostro pocket non avremo due carte bensì quattro. La differenza non è soltanto questa, in quanto mentre le combinazioni del pocket per il texas hold em sono pari a una, nel poker Omaha le combinazioni delle 4 carte sono molteplici ed ognuna di queste combinazioni avrà i propri odds. Così, se ad esempio avessimo 2,3,4,5 (che non sarebbe per nulla equivalente al possedere una scala), i nostri odds li calcoleremo su 2,3; 2,4; 2,5 e così via.

Ognuna di queste combinazioni possiede degli odds e di conseguenza la logica sui pot odds si adeguerà su questi. Tornando ora al discorso sugli odds, così come per il texas hold em, le pot odds devono essere sempre superiori alle odds. Così, tornando alle cifre prima citate, con un pot odds di 5,875 a 1 si dovrebbero avere delle odds inferiori a questo rapporto, per poter considerare la giocata conveniente.