Come valutare il proprio gioco

Andrea Lazzo - Venerdì Gennaio 01



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Valutare il proprio gioco nel Texas Hold em

 Valutare il proprio gioco può significare varie cose: valutare il proprio livello; valutare che tipo di giocatore siamo; valutare il nostro andamento; valutare il proprio stile di gioco. Potrebbe anche significare valutare l’approccio ad una singola partita o addirittura fare riferimento ad una singola mano di una singola partita.

A pensarci bene, la valutazione comprende tutti questi momenti: guai a slegare una visione complessiva da una più specifica. Da una valutazione specifica possiamo dedurre una complessiva, e da una valutazione complessiva possiamo studiarne una specifica. Questo articolo può aiutarti a diventare più consapevole delle dinamiche di gioco e quindi mettere in atto strategie di poker vincenti.


Valutazione dell’andamento di un giocatore

Per diventare dei giocatori di poker professionisti, bisogna costruirsi una struttura di gioco solida ed efficace, che a lungo andare deve prevalere sulla media di chi non ha troppo tempo da dedicare a questa disciplina, studiando strategie e tipologie di avversario. Uno dei segreti del texas hold em è quello di ritagliarsi un proprio stile di gioco e di seguirlo. Col tempo, gradatamente, un giocatore dovrà capire se il proprio metodo ha prodotto dei buoni frutti oppure no. Una singola partita può variare nei giocatori che si vanno ad incontrare o dalla loro preparazione. Questo ci porterà a variare il nostro gioco di partita in partita.
 
Il singolo match, tuttavia non ha peso nella valutazione complessiva, ma ne fa comunque parte, nella sua costruzione. Se in un determinato periodo riscontreremo un’alta percentuale di vincite, vorrà dire che la strada perseguita è quella giusta.
 

Tipologia di giocatore

Che tipo di giocatore siamo? Come affrontiamo le nostre partite? Siamo dei giocatori di attesa o preferiamo aggredire? Di solito, adottare una sola “veste” è dannoso. Ci sono partite in cui è preferibile guidare il gioco e altre in cui è meglio seguire quello degli altri giocatori. Se si considera un singolo match, la nostra valutazione dovrà basarsi sulle condizioni contestuali che hanno portato determinati risultati, se abbiamo fatto bene ad essere aggressivi o al contrario sbagliare nell’esserlo stati troppo poco. Se abbiamo rischiato o se invece le nostre scelte hanno impostato la partita come volevamo. Se ci si imposta sotto una sola determinata tipologia di giocatore, valuteremo il nostro gioco solo in base a quella. Se il nostro gioco per esempio è di tipo aggressivo, potremmo non porci la domanda se l’aggressività sia stata o meno una scelta giusta, ma potremmo convincerci, sbagliando, che non siamo stati abbastanza aggressivi.


La capacità di sintesi

Ogni giocatore di poker che si rispetti, quindi, deve avere una capacità di sintesi, con l’unico obiettivo di migliorare gradualmente se stesso, e non pensare al singolo evento. Tuttavia, anche ogni singolo evento è importante e va studiato nei dettagli: chi abbiamo di fronte? Che tipo di giocatore è? Che esperienza ha? Che tipo di gioco predilige? Rispondendo a queste domande impareremo a valutare non solo la nostra partita ma anche quella degli altri, imparando gli errori da non compiere e prendendo spunto da quelli più esperti.

 

Il singolo evento

 Valutare il singolo evento, il proprio gioco, sia anche in una singola partita, è il tassello che sta alla base di tutto. Se ci rendiamo conto che una determinata strategia ci fa perdere due o tre volte di fila, capiremo che non va bene. Se vediamo che i nostri avversari seguono un loro stile di gioco visibile e risulta efficace, ne prenderemo esempio. Valutare se una propria giocata è giusta o meno non è sempre un fatto oggettivo. La contestualità è tutto. Prima di arrivare a questo però, bisogna essere sicuri di non commettere più gli errori da principianti, poiché solo da una buona preparazione e dalla dotazione di una propria logica, potremo costruire un nostro stile di gioco ed una valutazione di questo e dei singoli eventi.