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EPT di Budapest viene conquistato da Will Fry outsider
inglese proveniente da Notthingham. Will
Fry è il secondo inglese a centrare una vittoria nel EPT. Buona prova anche per gli italiani Marino
Serenelli quinto e Gino Alacqua sesto, Nicolo Calia 24°, Pasquale Braco 26°, Mauro
Corsetti 28°, Massimiliano Rosa 44°, Stefano
Fiore 45° e Pier Luigi Scatola 47°.
Una finale veloce questa di Budapest. Il primo eliminato è
stato il pro norvegese Johnny Lodden, che vanta numerosi successi online oltre
a sei piazzamenti a premio all'EPT da quando ha iniziato a giocare dal vivo.
Fino ad ora era spesso arrivato vicino al tavolo finale ma senza riuscire a
raggiungerlo, questa volta lo vediamo tra gli ultimi otto.
Lodden si è aggiudicato €53.200 per il suo ottavo posto. La
sua coppia di K sembrava piuttosto rassicurante, ma in quello che è presto
diventato un piatto enorme, Martin Jacobsen ha realizzato una scala con i suoi
10-7, mandando a casa il norvegese e riducendo anche lo stack dell'eroe locale
Zoltan Toth, che poco dopo è stato eliminato al settimo posto, guadagnando
€78.736 per il suo piazzamento.
Gli affezionati del circuito EPT ricorderanno sicuramente
Gino Alacqua per il suo secondo posto a Praga nella scorsa stagione.
Oggi Gino festeggia il suo compleanno ma non è riuscito a
regalarsi la prima vittoria EPT e ha concluso la sua finale al sesto posto. Si
è dovuto arrendere in un piatto in tre che è andato a Ciprian Hrisca, e si è
regalato €100.016 per il suo sesto posto.
Le speranze dell'Italia di aggiudicarsi una vittoria EPT si
sono assottigliate con l'uscita di Alacqua e si sono definitivamente dissolte
quando Marino Serenelli è uscito al quinto posto aggiudicandosi €127.680.
William Fry è stato l'autore della sua eliminazione e poco
dopo ha inflitto la stessa sorte ad Albert Iversen. L'eliminazione di Iversen,
che si è aggiudicato €153.216, ci ha lasciato con soli tre giocatori.
Jacobsen ha vinto il suo posto in questo EPT di Budapest
giocando online su PokerStars e il risultato che ha ottenuto è la dimostrazione
che la decisione di dedicarsi al poker allontanandosi dalla cucina è stata
quella giusta. A 21 anni questo ex chef si sta già facendo un nome ai tavoli da
poker. La settimana di gioco di Jacobsen si è conclusa con un terzo posto e
€197.904, eliminato da Hrisca in una mano in cui aveva cercato di mettere
pressione andando all-in al river. Il giovane svedese aveva deciso di chiamare,
mettendo a repentaglio il suo torneo con la seconda coppia, ma si è imbattuto
in un colore da parte di Hrisca.
I finalisti rimangono dunque in due e in pochi minuti Fry
regala una vittoria all'Inglilterra che non aveva un campione dal trionfo a
Baden nella quarta stagione di Julian Thew. Curiosamente, sia Thew che Fry
vengono da Nottingham.
L'ultima mano del torneo è stata giocata a meno di cinque
ore dall'inizio della giornata. Arrivati alla battaglia heads-up, Hrisca ha
preso subito l'iniziativa con un vantaggio in chips di due a uno, e non ha
mostrato nessun segno di cedimento. Fry ha recuperato poco prima della fine,
quando con J-10 ha
raddoppiato contro la coppia di sette di Hrisca, pareggiando i conti.
La mano finale è arrivata quando i due sfidanti sono rimasti coinvolti
in una battaglia di rilanci pre-flop in cui hanno investito tutte le proprie
chips. Fry ha mostrato una coppia di J mentre Hrisca A-6. Il flop 10-Q-6 ha dato qualche speranza in
più a Hrisca, ma il turn e il river sono arrivati in favore di Fry. Dopo una
breve pausa per stabilire chi dei due aveva lo stack maggiore il ventottenne
Fry, un ex croupier di casinò, è stato dichiarato vincitore e campione del
primo EPT di Budapest
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