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Il
Codacons, associazione nazionale dei consumatori, punta il dito contro
l'Amministrazione dei Monopoli di Stato per via della "legalizzazione
del poker online" e presenta ricorso al Tar del Lazio per impedirne
l'uscita sul mercato. "L'Italia, o meglio l'Amministrazione Autonoma
dei Monopoli di Stato, ha deciso di legalizzare il poker on line -si
legge in una nota ufficiale del Codacons- pur di accaparrarsi il 3%
sulle somme vinte ed incassare una cifra stimata in 15 milioni di euro
non ci si rende conto, o peggio ancora si decide scientemente di
infischiarsene, del fatto che migliaia di persone ogni anno si rovinano
per il gioco". Il Governo, afferma il Codacons, "deve bloccare
l'assurda novità".
Che si ala nuova tegola per gli operatori
che già da mesi attendono la partenza degli skill games, tra i quali,
ovviamente, spunta il poker sotto forma di torneo?
"Già i
videopoker (il riferimento qui, con tutta probabilità, è alle newslot,
non essendoci alcun riconoscimento legale per quanto riguarda i
'videopoker'; ndr) nei bar hanno aggravato la situazione
aumentando i casi di dipendenza. Nel caso di internet, però,
considerata la sua diffusione ed il fatto che può entrare direttamente
in ogni casa, il fenomeno può diventare una autentica piaga sociale.
Per
questo il Codacons ha deciso di presentare un ricorso al Tar del Lazio
contro l'autorizzazione data dai Monopoli e chiede al Governo di
bloccare questa sconsiderata decisione".
Fonte (giochi e giochi)
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